La comare senza più voglie di De Andrè non fa pensare ad una cuoca creativa, una massaia, unartista del gelato, una confezionatrice di qualche bellezza o bontà domestica. Si associa più alla trascuratezza, alla povertà di forme e colori di chi cucina, quasi con dispetto, un piatto solito, scipito, poco desiderabile. Forse non disordinato, ma cupo. Che rapporto cè tra il cibo che giudichiamo bello ed il desiderio che abbiamo di mangiarlo? Ci piace il cibo per un colore, per unarmonia estetica, perché è ben presentato, o troviamo invece bello quello che già ci è piaciuto? Quali sono i canoni di bellezza degli alimenti? Che colore ha un olio che definiremmo bello? Una torta progettata e decorata ad arte promette forse d'essere più buona? L'estetica di un piatto lo rende più appetibile o più innaturale? Se è una consapevolezza del mangiare ciò che cerchiamo, riflettere sullestetica del cibo ci può aiutare a trovare il modo di dirigere o assecondare, senza farci male, le nostre voglie.
Biografie
Tullia Gallina Toschi è Professore Associato allAlma Mater Studiorum Università di Bologna. È laureata in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche. È abilitata capo panel ed è uno dei membri fondatori del comitato professionale di assaggio degli oli vergini di oliva attivo presso il Campus di Cesena.
In collaborazione con
Associazione Festival della Scienza