Come può la scienza psichiatrica trasformarsi in bellezza? Nell’immaginario collettivo la psichiatria è zona di brutture, di carcerazione, di emarginazione e di esclusione sociale. Ci si scorda però di quanta arte sia stata espressa in situazioni degradanti, difficili, complesse e piene di sofferenze. Basti pensare al pittore Van Gogh e alla meraviglia delle sue opere. L’arte ha rappresentato per la psichiatria un linguaggio alternativo di comunicazione con i pazienti, tra i pazienti e l’esterno e tra gli estranei e il mondo psichiatrico. Questo evento vuole mostrare, attraverso la rappresentazione teatrale come, grazie all’espressività corporea, le persone si trasformano, per passare dall’essere corpi di persone sofferenti ad espressione di bellezza interiore. Il linguaggio del corpo esprime emozioni, stati d’animo e sentimenti comunicando allo spettatore tutto il complesso mondo interno degli attori, coinvolgendolo nella scoperta di contenuti nuovi e inaspettati. Il teatro ci permette di entrare nel mondo interno delle persone, togliendo etichette, creando un tessuto di empatia. Consente di fare cultura, di sentire l’affetto, di entrare in rapporto con chi vive una situazione di vita diversa dalla nostra, ma soprattutto di vivere quella diversità come un pezzo della nostra anima.
A cura di
A.L.Fa.P.P. Onlus e Compagnia Stranità del Teatro dell'Ortica