Nel 2013 ricorre il centenario della nascita di Bruno Pontecorvo (Pisa 1913 - Dubna 1993). Fisico geniale per i suoi studi sul neutrino, la particella elusiva di grande interesse attuale anche a livello cosmologico, Pontecorvo è anche noto nella comunità internazionale per il suo improvviso trasferimento nell'Unione Sovietica nel 1950, in piena guerra fredda. Fu una spia al soldo del Cremlino o più semplicemente fu uno scienziato con le sue legittime convinzioni politiche, che andò a lavorare nel paese che sentiva più vicino alla propria ideologia ? Nel documentario teatrale dal titolo L'eredità di Bruno Pontecorvo: l'uomo e lo scienziato di Simone Pontecorvo, Carlo Dionisi, e Luisa Bonolis, con voce narrante Giulio Scarpati, sono ricostruite le principali tappe della vita di questo affascinante personaggio del Novecento, attraverso testimonianze e interviste del fratello Gillo (il famoso regista), del Premio Nobel Jack Steinberger, della giornalista Miriam Mafai, e di altri importanti personaggi, con la presentazione dimateriale inedito iconografico e documentario fornito dalla famiglia. Di particolare interesse è l'emozionante intervista allo stesso Pontecorvo, al momento del suo primo rientro in Italia, consentitogli solo nel 1978, in cui egli dichiara con fermezza di non aver mai lavorato sulle armi nucleari nella sua vita, né negli Stati Uniti, né in Canada, Inghilterra, Unione Sovietica, Cina. Il tema principale del documentario è quello di dare risposta al principale problema della vita di Pontecorvo, da lui stesso sintetizzato nelle parole: "È più importante avere fatto le scelte giuste o essere stato una persona per bene?".

Simone Pontecorvo, Carlo Dionisi, Luisa Bonolis