Esposto al MART Museo dell'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, selezionato da FuoriBiennale ArtVerona sezione Independents, 365° Lateral Thinking Box è l'installazione interattiva che nei giorni del Festival della Scienza di Genova coinvolge il visitatore in un'esperienza inaspettata: partecipare alla progettazione di una realtà alternativa a quella abitualmente e convenzionalmente percepita, attraverso il recupero del pensiero illogico. Ispirata alla teoria del pensiero laterale dello psicologo maltese Edward De Bono, nasce dalla riflessione sui limiti riscontrati dall’utilizzo dei calcolatori in materia di “pensiero”. Oltre a quella artistica, l'installazione ha una forte valenza pedagogica: si configura come vero e proprio ambiente sperimentale di relazioni del bambino con il gioco inteso come forma di apprendimento informale e forma d’arte. Si manifesta come spazio ritagliato nell’ambiente, funzionale ad accogliere la sua creatività esistenziale e a stimolare l’attivazione dei piani motorio, emotivo, intellettuale, relazionale e sociale. Mentre la manifestazione spontanea del pensiero laterale, tipico dell’età infantile, rivela la rigidità e i limiti del pensiero maturo, attraverso la partecipazione all'installazione l'adulto può recuperare il suo pensiero laterale, infantile, per questo definito illogico, sperimentando una metaforica fuga dalla serialità della percezione e dalle convenzionali regole della visione. L'installazione si serve di due pareti che simulano un'architettura cerebrale, elastici, parole e pittogrammi: si induce l’allontanamento del visitatore da una visione atomistica delle cose, si favorisce la nascita di associazione di idee, si riscoprono i significati di tutte le cose, si dà vita ad una vera e propria forma d'arte.
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