Fare l’autopsia a un’opera d’arte è problematico perché non possiamo rovinarla in alcun modo. Il conservatore dei beni culturali deve quindi diventare un po’ un detective: tecniche moderne come la fotografia multispettrale o i microscopi digitali diventano strumenti che permettono di scavare a fondo ma senza fare danni ai nostri soggetti d’indagine. Fotografa un quadro con filtri diversi che ti permettono di svelare frazioni particolari dello spettro elettromagnetico: spuntano passaggi precisi della realizzazione dell’opera; è un po’ come vedere il dipinto formarsi nel tempo di fronte ai nostri occhi. Il microscopio ottico digitale analizza senza pietà la superficie di un ritratto. Guardala con l’occhio dell’indagatore della cultura: quel pigmento così raro ti mette qualche sospetto? Il nervosismo che noti nelle pennellate ti ricorda il modus operandi di qualche artista in particolare? Solo un pennello di tasso lascerebbe quelle tracce! Una piccola indagine per capire come i conservatori artistici debbano diventare un po’ detective se vogliono scoprire le tecniche, i materiali e la storia delle opere d’arte che si apprestano a salvare.
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science4art