L’alfabeto che usiamo ancora oggi rappresenta l’ennesima testimonianza del genio pragmatico dei Romani, uno degli strumenti che ha aiutato Roma ad espandere il proprio dominio anche nella lingua. Il carattere maiuscolo, cosi preciso, potente ed elegante con cui venivano incise iscrizioni sulla pietra, sul marmo o sul bronzo ci mostra ancora oggi la bellezza e l’efficacia di segni ad angolo retto, con archi ad ellisse nitidi ed eleganti. Nella vita quotidiana i Romani usavano anche il corsivo, rapido e scorrevole, con il quale sono stati scritti papiri e tavolette per secoli; non più lettere per iscrizioni incise con colpi di scalpello, ma piccoli segni veloci su tavolette cerate o carta. Nel laboratorio proposto, sperimentando i due tipi di caratteri, verrà usato il calamo (“la penna” dei Romani) , utilizzando inchiostro e calamaio per scrivere sul papiro, e si incideranno le lettere con lo stilo sulla tavoletta cerata. Verranno esposti i materiali scrittori di cui si servivano i Romani, racconteremo di come veniva preparato l’inchiostro utilizzato e la cera colorata in nero o in verde.Illustreremo la preparazione dei fogli di papiro, esponendo alcuni rotoli.
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Comune di Campomorone - Museo di Mineralogia e Paleontologia