Le sedi “storiche” dell’Ateneo a Balbi, in cui si concentrano oggi le
Scuole umanistiche, sono state luoghi dell’abitare dell’aristocrazia,
segnati da una bellezza ricercata nella qualità delle architetture e
nel piacere delle immagini: una bellezza perseguita come privata
gratificazione dell’occhio e come pubblica celebrazione del ruolo dei
proprietari. Oggi, tutto questo è analizzato con gli strumenti tradizionali della storia dell’arte e con l’ausilio di nuove tecnologie. L’incontro condotto su questi temi da Lauro Magnani si apre alla discussione con Laura Stagno, sul senso di quella bellezza evocata, e con Leo Lecci, sul rapporto proponibile tra le scelte di allora e il contemporaneo.