La sindrome di Down si accompagna a una serie di manifestazioni cliniche, quali ipotonia, cardiomiopatie e stress ossidativo, legate al cattivo funzionamento dei mitocondri. Poiché essi producono l'energia necessaria per la vita della cellula, a seguito della loro inefficienza l'organismo tende ad ammalarsi precocemente di patologie legate all'invecchiamento. Ecco perché sollecitare l'attività dei mitocondri può tradursi in un vantaggio per coloro che soffrono della sindrome di Down. È da questa evidenza che Daniela Valenti ha mosso i suoi studi sui meccanismi molecolari della malattia, scoprendo che l'EGCG, l'epigallocatechina-3-gallato, riesce a svolgere questo compito fondamentale. L'EGCG è un notissimo polifenolo, contenuto anche nel tè verde, che si è dimostrato efficace in alcuni esperimenti in vitro effettuati su cellule di persone affette da sindrome di Down. I risultati che si sono ottenuti aprono la strada a nuovi e incoraggianti interventi terapeutici.
Biografie
Daniela Valenti è laureata in Scienze Biologiche presso la Facoltà di Scienze dellUniversità di Bari conseguendo nel 1996 il titolo di Dottore di Ricerca in Biochimica e Biologia Molecolare, dal 2001 è Ricercatore presso lIstituto di Biomembrane e Bioenergetica del CNR di Bari. La sua ricerca è documentata da 30 articoli su riviste internazionali e un articolo su libro.
Rosa Anna Vacca è laureata in Scienze Biologiche presso la Facoltà di Scienze dellUniversità di Bari e ha conseguito presso la stessa Facoltà, il titolo di Dottore di Ricerca in Biochimica e Biologia Molecolare. Dal 1994 è Ricercatore presso lIstituto di Biomembrane e Bioenergetica del CNR di Bari. Dal 2008 è Responsabile Scientifico di diversi progetti di ricerca sulla sindrome di Down.