Margherita Hack ci ha lasciati lo scorso 29 giugno a 91 anni. Di lei e della sua attività di divulgazione si è scritto e letto molto, ma chi era Margherita per coloro che l’hanno frequentata e hanno lavorato con lei? Un allievo astrofisico, Massimo Ramella, e un amico giornalista scientifico, Fabio Pagan, ci propongono un ritratto inconsueto e antiretorico, ricco di aneddoti e immagini inedite. Ricorda Ramella: “Quando andai a chiedere la tesi a Margherita, non ero pienamente consapevole della sua importanza nel campo dell’astronomia. Lo scoprii però ben presto osservandola nel suo ruolo di direttore dell’Osservatorio astronomico. Di allora conservo molti ricordi leggeri e molti altri che mi hanno formato come scienziato. Poi la mia ricerca ha abbandonato i sentieri percorsi da Margherita, ma nel tempo ci siamo spesso ritrovati. È stato allora che ho conosciuto una Margherita diversa, che si divertiva a far ridere i miei figli”.
Biografie
Massimo Ramella, classe 1956, laureato in fisica con Margherita Hack, è astronomo associato INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica presso losservatorio di Trieste. Dal 2005 si occupa di didattica e divulgazione dellastronomia. È il team leader europeo della sezione didattica del progetto Virtual observatory e coordina lo sviluppo di prodotti per il supporto allinsegnamento dellastronomia.
Fabio Pagan,biologo e giornalista scientifico, è stato redattore del quotidiano «Il Piccolo» di Trieste, sul quale scrive da oltre quarantanni. addetto stampa del Centro internazionale di fisica teorica (ICTP) e vicedirettore del Master in comunicazione della scienza della SISSA, di cui nel 1993 è stato uno dei promotori. Fa parte del consiglio direttivo dell'UGIS (Unione giornalisti italiani scientifici). Ha recentemente pubblicato Io penso che domani(Scienza Express, 2013) con Margherita Hack e Serena Gradari