Androidi che agiscono in nostra vece, macchine che decidono della vita o della morte delle persone, uomini la cui mente è collegata a un computer: queste cose non accadono solo nella saga dei Robot di Asimov, ma anche nella realtà di oggi. Le applicazioni dell'intelligenza artificiale e lo sviluppo di strumenti che consentono al cervello umano di “dialogare” con le macchine o di interfacciarsi con loro sollevano dilemmi legali ed etici che i nostri sistemi giuridici sono solo parzialmente pronti a fronteggiare. Per questo sono nati network interdisciplinari di esperti che cercano di immaginare come si potrà regolare (se di regole si sentirà il bisogno) il mondo nel quale ci troveremo a vivere in un futuro molto prossimo.

Amedeo Santosuosso, giurista, è Presidente del Centro di Ricerca Interdipartimentale European Centre for Law, Science and New Technologies (ECLT) dell'Università di Pavia e insegna Diritto, Scienza, nuove Tecnologie presso il medesimo Ateneo. È giudice presso la Corte d’Appello di Milano. È stato membro di diverse commissioni ministeriali, come quelle su Nutrizione e Idratazione nei pazienti in SVP (2000), Trapianti da vivente (2001), Decisioni di fine vita (2006) e Embrioni Crioconservati nei Centri Di P.M.A. (2009). È Presidente della European Association for Neuroscience and Law  (EANL) e ha partecipato  (2011-12) alla European Robotics Coordination Action (euRobotics).

Willem F.G. “Pim” Haselager, è un filosofo, psicologo e neuroscienziato olandese, ricercatore in Filosofia delle scienze cognitive alla  Radboud University in Nijmegen. È particolarmente interessato al tema dell'integrazione della ricerca empirica (per esempio esperimenti di psicologia, imaging cerebrale, modelli computazionali e robotica) con le questioni filosofiche riguardanti la conoscenza e i comportamenti intelligenti. Le sue ricerche più recenti riguardano la cognizioni incorporata (embodied embedded cognition) in relazione alla teoria dinamica dei sistemi. Attualmente sta verificando fino a che punto è possibile spingere la creazione di modelli di comportamento intelligente, sia sperimentalmente sia attraverso simulazioni robotiche. È tra i fondatori e membro del comitato direttivo della European Association for Neuroscience and Law.

Daniela Ovadia è una giornalista scientifica che collabora con numerose testate, tra le quali Le Scienze, Mente e Cervello e Fondamentale di AIRC. È specializzata in neuroscienze cognitive e collabora a progetti di ricerca con il gruppo diretto dalla prof. Gabriella Bottini presso l'Ospedale Niguarda di Milano e l'Università di Pavia. Da molti anni si occupa della relazione tra neuroscienze e società. È membro della International Neuroethics Society e tra i fondatori della European Association for Neuroscience and Law. Insegna giornalismo scientifico al Master in Giornalismo IFG-Università di Milano e neuroetica in neuropsicologia forense presso il Dipartimento di Brain and Behavioral Sciences dell'Università di Pavia.

SWIM - Science Writers in Italy, European Association for Neuroscience and Law