La diffusione di macchine, strutture e sistemi della cultura materiale non solo nelle fabbriche, ma anche nella vita quotidiana dei cittadini non è affermazione "naturale" della loro bontà. È proprio la robotica a mettere sotto gli occhi di tutti quanto lo sviluppo delle conoscenze scientifiche abbia ricadute importanti sulle persone e sulla loro vita associata. Tale sviluppo ha contribuito a far maturare la consapevolezza che la scienza non è un’impresa avulsa dalla società che la produce. Già il mito di Prometeo ed Epimeteo ci aveva avvertito: la tecnica non è sufficiente al fiorire della vita umana, sono necessarie anche la cultura e un’organizzazione politica giusta. Inoltre è di nuovo la robotica a fornirci la lezione che la contaminazione di realtà e fantasia richiede anche il giudizio sulle intenzioni che muovono la ricerca e non solo sui suoi prodotti, spesso di là da venire.

Fiorella Battaglia si è laureata in Filosofia a Pisa. Ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Napoli "L’Orientale" e si è specializzata in Comunicazione Biosanitaria sempre all’Università di Pisa. Ha lavorato all’Università Humboldt di Berlino e nel gruppo di ricerca interdisciplinare sulle Funzioni della coscienza dell’Accademia delle Scienze di Berlino e del Brandenburgo. Da aprile del 2013 è alla Ludwig-Maximilians Università di Monaco di Baviera.