Festival della Scienza

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Conferenza

Approfondimento

Come la nostra pelle

Il ruolo della luce nel degrado dei materiali pittorici
P. Bensi
Ci sono opere d’arte che si comportano un po’ come la nostra pelle: l’esposizione prolungata a luci naturali o artificiali sbagliate o troppo intense può creare difetti che le rovinano in maniera irreparabile. Alcuni materiali sono particolarmente sensibili a queste sollecitazioni: ad esempio stoffe, tele o vernici soffono gli effetti dei raggi ultravioletti e di quelli infrarossi. Ed ecco quindi invecchiamento, alterazioni cromatiche, screpolature o un’aumentata fragilità. La luce sbagliata può inoltre aumentare la probabilità di attacchi di tipo biologico e il proliferare di muffe e parassiti. Scopriamo in che modo si sono evolute le tecniche conservative e d’illuminazione: le opere grafiche e pittoriche, in particolare acquerelli, pastelli o tempere vanno conservati ed esposti in condizioni controllate. La luce tarata con la giusta intensità e per il giusto tempo aiutano a mantenere queste opere fresche e senza rughe.

Biografie

Paolo Bensi è laureato in Chimica Industriale e in Lettere. Dal 1982 al 2001 è stato docente di "Storia delle tecniche artistiche" e "Tecniche pittoriche" nella Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova. Dal novembre 2001 professore associato nella Seconda Università di Napoli.

A cura di

Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova

In collaborazione con

Associazione Amici dell'Accademia Ligustica di Belle Arti Onlus

Note

La conferenza è collegata alla mostra Una bellezza insolita.
 

Versione stampabile

Una bellezza insolita
Da 16 anni
il 26 ottobre, alle 17:30
Accademia Ligustica di Belle Arti
Largo Pertini, 4
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Ingresso: Biglietti Festival
Prenotazione: consigliata