Dopo ogni terremoto devastante, come quelli avvenuti negli ultimi anni in Italia, ci si interroga su come sia possibile ridurre, se non prevenire, gli effetti di tali catastrofi. C'è molta aspettativa nei confronti della scienza e la confusione sulle reali possibilità di previsione degli eventi sismici regna sovrana. Come è cambiata la comunicazione  del rischio sismico, tanto tra Stato e cittadini quanto tra comunità scientifica e decisori? Come funziona la Commissione Grandi Rischi? Cosa può fare la "previsione probabilistica dei terremoti", e come può contribuire a formare una cittadinanza consapevole dei rischi e attiva nel prevenirli?

Nicola Nosengo, giornalista, scrive per «Wired Italia», «Nature», «The Economist». Ha pubblicato L'estinzione dei tecnosauri - Storie di tecnologie che non ce l'hanno fatta (Sironi, 2003) e, con Daniela Cipolloni, Compagno Darwin (Sironi 2009). Insegna al Master in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste.

Luciano Maiani è professore ordinario di Fisica teorica all’Università La Sapienza di Roma. Nel 1993 è stato eletto Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), nel 1997 è stato nominato direttore generale del CERN a Ginevra, nel 2008 è stato nominato Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, carica che ha mantenuto fino all’estate 2011. Ha vinto numerosi premi, tra cui nel 2007 la medaglia Dirac. Dal 2011 è Presidente della Commissione Nazionale dei Grandi Rischi.

Warner Marzocchi è dirigente di ricerca presso l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ed è co-responsabile del Centro di Pericolosità Sismica presso lo stesso ente. Ha coordinato, a diversi livelli, molti progetti nazionali ed internazionali incentrati sulla valutazione della pericolosità sismica e vulcanica su differenti scale temporali. È professore Associato di Fisica del vulcanismo presso l'Osservatorio Vesuviano ed è stato guest professor presso l'Istituto di Statistica Matematica a Tokyo. Ha ricoperto diversi incarichi internazionali ed è stato membro della commissione internazionale per la prevedibilità dei terremoti nominata dopo il terremoto di L'Aquila del 6 aprile 2009.

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